“Per spiegare la danza è molto meglio danzare che pubblicare saggi e trattati. Un’arte dovrebbe essere in grado di farne a meno“
È nel pensiero di Isadora Duncan (The Art of the Dance, 1928) che Scuola Tarantarte fonda il suo metodo di studio.
Infatti la danza, anche quella popolare, non basta descriverla, raccontarla, spiegarla, per conoscerla va eseguita, danzata, imitata, tramandata.
Se non si ha avuto la fortuna di far parte di una comunità tradizionale, di danzare in ambienti familiari e conoscere i codici culturali della comunità di appartenenza, è necessario studiare e approfondire non solo gli aspetti cinetici della danza scelta ma l’inesauribile serbatoio di esperienze e conoscenze della tradizione di un popolo che la rappresenta.
I laboratori itineranti sono chiamati così perché si spostano da un luogo all’altro, su richiesta di chiunque voglia organizzarli.
I corsi di ballo curati dagli insegnanti della Scuola Tarantarte sono rivolti a tutti coloro che vogliono avvicinarsi all’affascinante e variegato mondo delle danze popolari del sud italiane. Le danze e le musiche tradizionali del sud Italia sono patrimonio di tutti da conoscere e preservare e sono adatte a giovani, meno giovani e bambini. Durante i laboratori si approfondiscono la conoscenza dei balli trattati, la loro storia, origini e differenze.
I corsi propongono lo studio delle seguenti danze popolari del sud Italia: pizzica pizzica del basso salento e pizzica pizzica della bassa murgia, tarantella di carpino (tarantelle del Gargano), sonu a ballu (tarantella calabrese), ballo sul tamburo (tammuriate campane stile dell’agro nocerino sarnese e altri stili), altri balli allacciati (valzer, polke, quadriglie e scottish).
Il metodo di studio, elaborato da diversi anni dalla Scuola Tarantarte, prevede un iniziale esercizio di ascolto del proprio corpo e di scoperta delle possibilità di movimento di ciascuno, per poi mettere in relazione il proprio movimento con l’altro e con il gruppo. L’obiettivo è di condurre gli allievi a riscoprire e valorizzare forme di ballo tradizionale e farne proprie le figure, la storia e la gestualità, rintracciandone il significato originario di condivisione e di festa.
La pizzica pizzica: dalla danza di tradizione alle nuove forme coreutiche
Gli incontri si aprono con un’introduzione di tipo teorico affinché si possa contestualizzare la danza tradizionale all’interno del quadro storico e geografico in cui è nata e si è sviluppata. In particolare si approfondisce la conoscenza delle tre danze di origine salentina: la pizzica pizzica (danza di divertimento e di festa), la pizzica tarantata (danza che si rifà al fenomeno storico antropologico del tarantismo, ormai scomparso) e la pizzica scherma (o danza dei coltelli). Viene dato spazio ad approfondimenti sul fenomeno del Tarantismo, alle affinità della pizzica pizzica con le altre tarantelle del Sud Italia e con le danze del mediterraneo. Il corso parte dallo studio dei passi della pizzica pizzica sul ritmo terzinato del tamburello; si passa poi alle dinamiche della danza di coppia: il corteggiamento, la sfida, l’uso del fazzoletto. Le danze si concludono all’interno del cerchio, detto ‘ronda’, nel quale il rito della comunità si compie, oggi come un tempo.